Italia

Ringraziamento a S.E.R. Cardinale Angelo Sodano

Posted by P. Carlos Walker, IVE on giugno 09, 2014
Documenti, Italia / Commenti disabilitati su Ringraziamento a S.E.R. Cardinale Angelo Sodano

8 maggio 2014, Solennità Nostra Signora di Luján

La ringraziamo moltissimo di essere venuto qui a celebrare con noi questa Santa Messa in onore della Madonna Santissima di Lujan, proclamata dalla Santa Sede Patrona dei nostri Istituti. Si tratta di un’occasione molto cara a tutti noi. Infatti, è precisamente a Lei che il Padre Buela, a quel tempo ancora seminarista, aveva l’abitudine di chiederLe la Grazia di poter guidare molte vocazioni nella sua vita sacerdotale. Oggi tutto questo è una realtà e noi, suoi figli e figlie, non vogliamo lasciar passare questa festa senza manifestare la nostra riconoscenza e gratitudine. Inoltre, quest’anno questa festa coincide con la recente canonizzazione di Giovanni Paolo II, “Padre” della nostra famiglia religiosa, ed anche con la celebrazione dei 10 anni dell’Approvazione Ecclesiastica dei nostri Istituti.

Le nostre Costituzioni (nn. 119-121) indicano che il sacerdote, soprattutto deve essere un padre, perchè nel momento in cui è stato ordinato gli viene affidata la bellissima missione di generare figli; e dicono anche, che questa paternità spirituale la deve realizzare per mezzo della croce, della preghiera, dello zelo apostolico e della predicazione. Il Papa San Giovanni Paolo II è stato, e continua ad essere per la nostra piccola Famiglia Religiosa un vero padre per tutti ed ognuno di questi motivi.

In effetti, il Papa Magno ci ha generato attraverso la predicazione. Il nostro fondatore si è ispirato al suo magistero per plasmare il nostro fine specifico ed il nostro carisma. Il nostro diritto proprio contiene oltre mille citazioni del suo amplio Magistero, questo indica che è l’autore più citato dopo il Concilio Vaticano II, di modo tale che i nostri religiosi nutrono le loro anime con i suoi insegnamenti, sia per la loro vita personale, sia per le opere apostoliche dei nostri Istituti. Veramente non c’è dubbio che San Giovanni Paolo II è nostro padre, perchè è Lui che ci ha generato con la sua dottrina.

Ci ha generato con la sua preghiera che costantemente ha elevato al cielo, durante i giorni del suo pellegrinare in questo mondo, dandoci un meraviglioso esempio. Inoltre confidiamo che sta intercedendo in cielo con le sue preghiere a nostro favore, ora come non mai.

Ci ha generato infine per il suo prodigioso e infaticabile zelo apostolico, e nel nostro caso è stato molte volte legato al mistero della croce, secondo gli eterni e misteriosi disegni della Divina Provvidenza.

Eminenza, Lei sa forse come nessun altro, della cura paternale e delle preoccupazioni che Sua Santità San Giovanni Paolo II ha avuto per il nostro piccolo gruppo. Per noi sarà sempre motivo di onore che un Papa Santo abbia preso a cuore in maniera così particolare la nostra piccola Famiglia Religiosa fin dagli inizi, rimanendo perciò sempre unito a noi in modo speciale. In questo la paternità del beneamato Papa, veramente è stata manifestata come una partecipazione alla paternità di Dio e in questo modo per noi si è convertita come un’immagine visibile di Dio Padre.

Eminenza Reverendissima, il ricordare ed il ringraziare i gesti e le opere di Sua Santità San Giovanni Paolo II, ci porta naturalmente ad esprimere il nostro più vivo ringraziamento anche a Lei che è stato strettamente legato alla nostra approvazione per richiesta esplicita dello stesso Papa. Ringraziamo Dio che ci da oggi l’opportunità di esprimere pubblicamente la nostra riconoscenza nei suoi confronti. Mille grazie di tutto, Eminenza! La nostra famiglia religiosa sempre ricorderà quanto Lei ha fatto per noi. Sempre preghiamo in un modo speciale per coloro che la Divina Provvidenza ha inviato ad aiutarci nel nostro cammino. Moltissime grazie di cuore!

Ringraziamo pure di cuore Sua Eccellenza Mons. Fumagalli, per accompagnarci in questa festa per noi così importante. E’ una grande gioia averla con noi in questo giorno dedicato alla Nostra Santa Patrona. Grazie Eccellenza.

Anche un pensiero di ringraziamento va rivolto a Mons. Erba che ha approvato gli istituti. Lui voleva venire e non è potuto giungerci, però senz’altro è qui presente in mezzo a noi tramite la preghiera.

P. Carlos Walker, IVE

Superiore Generale

Tags: , , , ,

Una stella sul cammino

Posted by P. Carlos Walker, IVE on giugno 09, 2014
Documenti, Italia / Commenti disabilitati su Una stella sul cammino

Omelia del Card. Angelo Sodano,

Decano del Collegio Cardinalizio,

nella S. Messa celebrata per l’Istituto del Verbo Incarnato

nella festa di Nostra Signora di Luján

(giovedì, 8 maggio 2014, Montefiascone, Viterbo)

 

*  *  *

 

Fratelli e Sorelle nel Signore, le mie prime parole vogliono portare un cordiale saluto a tutti voi riuniti in questa bella Cattedrale di Montefiascone nella festa di Nostra Signora di Luján. In primo luogo, desidero salutare il Pastore di questa cara comunità il Vescovo Lino Fumagalli, insieme ai sacerdoti suoi Collaboratori.

Un saluto fraterno giunga poi a tutti voi, cari Religiosi dell’Istituto del Verbo Incarnato che oggi festeggiate la Patrona del vostro benemerito Istituto e volete poi affidarvi alla materna protezione di Maria nel decimo anniversario dell’erezione canonica della vostra Famiglia religiosa, avvenuta proprio un giorno come oggi, l’8 maggio del 2004.

In realtà, Maria Santissima è sempre stata la stella che ha guidato il cammino del vostro Istituto nel corso di questi anni ed era, quindi, giusto che in questa festa caratteristica della Nazione argentina tutti insieme ringraziassimo il Signore per i doni che vi ha concesso per l’intercessione di sua Madre Santissima.

In Italia oggi si festeggia pure Maria con il titolo caratteristico di Nostra Signora di Pompei o Nostra Signora delle Vittorie.

Cambiano i titoli con cui noi vogliamo onorare Colei che il Signore ci ha lasciato come Madre, ma la realtà è sempre la stessa. E’ la realtà di Maria presente nella vita della Chiesa e, quindi, nella vita di ogni cristiano, che la venera come Madre.

 

1) La Madonna di Luján

Per voi, cari Religiosi dell’Istituto del Verbo Incarnato, è molto caro il titolo di Nostra Signora di Luján. E’ un titolo che vi ricorda la presenza misteriosa di Maria nella storia della vostra Nazione. Ogni Santuario mariano è legato a qualche fatto straordinario, un’apparizione di Maria o un suo intervento miracoloso. A Roma, a S. Maria Maggiore, ricordiamo il caso eccezionale della neve di agosto, che segnalava il luogo ove la Madre di Gesù voleva essere onorata. A Loreto ricordiamo l’arrivo straordinario della Santa Casa di Nazareth. A Lourdes, a Fatima, a Guadalupe ricordiamo le diverse apparizioni di Maria. Nel caso di Luján ricordiamo il fatto straordinario dei buoi che trainavano il carro con l’immagine di Maria che proveniva dal Brasile e che poi a Luján si fermarono senza voler proseguire, indicando così a quei fedeli la scelta di Maria. Là la Madre di Dio voleva essere venerata.

Là sorse poi il più grande Santuario in onore di Maria, centro di pietà mariana per tutta l’Argentina. Fra le centinaia di chiese e di cappelle dedicate alla Madre di Gesù, il Santuario di Luján divenne così un vero centro di pietà mariana di tutta la Nazione. Noi oggi dall’Italia vogliamo unirci ai nostri fratelli e sorelle dell’Argentina per cantare con loro le glorie di Maria ed affidarci alla sua materna protezione.

Ultimamente alcuni teologi si sono chiesti il motivo per cui in questi ultimi secoli sia aumentato grandemente il numero di apparizioni e di manifestazioni di Maria. La risposta è sembrata questa: perché è aumentata l’indifferenza religiosa, perché gli uomini sono tentati di dimenticare il senso cristiano della vita e Maria, in quanto Madre, ha avuto da Dio proprio questa missione, di richiamare i suoi figli a ritornare al Signore. Più aumenta il male nel mondo e più la Madre vuole intervenire per la salvezza dei figli.

In questo senso due teologi il P. Perrella ed il P. Roggio hanno scritto recentemente un bel libro: “Apparizioni e Mariofanie” con l’Editrice S. Paolo (Milano 2012). Quando aumenta il male nel mondo – concludono questi teologi – aumenta la presenza amorosa di Maria per richiamare i suoi figli sul cammino del bene.

 

 

 

2) Il messaggio della festa

Fratelli e Sorelle nel Signore, anche le letture di questa S. Messa ci vogliono aiutare a comprendere bene il mistero della presenza di Maria nella vita della Chiesa.

Nella prima lettura abbiamo ascoltato il Profeta Isaia che già più di 700 anni avanti Cristo parlava della speranza radiosa dell’avvento del Salvatore, per salvare il popolo di Israele. In tale ottica la Chiesa nel corso dei secoli ha sempre associato al Redentore la sua Madre Santissima, invocandola nella nota preghiera del “Salve Regina” come “speranza nostra”!

Nella seconda lettura l’Apostolo Paolo ci ha poi invitato a ringraziare il Padre che sta nei cieli per tutti i doni che ci ha dato e fra tali doni la Chiesa ha sempre collocato in posizione particolare il dono di Maria, come Madre spirituale dei cristiani e potente mediatrice di grazia.

Infine, nel Vangelo l’Apostolo S. Giovanni ci ha ricordato il testamento di Gesù in Croce, allorquando Egli ci affidò a Maria, dicendole “Donna, ecco il tuo figlio”. E quel figlio non era solo l’Apostolo Giovanni, ma era ognuno di noi che veniva affidato a sua Madre. Da allora ogni cristiano a Lei si è sempre affidato con profondo spirito di fede. Sia così in modo particolare per tutti voi, cari Religiosi dell’Istituto del Verbo Incarnato, che avete sempre unito l’amore a Maria all’amore di Gesù.

 

3) L’ora del ringraziamento

Cari Religiosi dell’I.V.E., in questa bella festa mariana voi volete anche ringraziare il Signore, per mezzo di Maria, sua Madre, per l’assistenza divina sulla vostra Famiglia Religiosa, ricordando il 30° di fondazione dell’Istituto ed il decennio della sua erezione canonica.

Con voi oggi elevano al Signore il canto del “Te Deum” molti vostri amici, che oggi sono accorsi a questa Cattedrale. Unito a voi c’è il Vescovo di questa cara diocesi di Viterbo – Montefiascone, che con amore qui vi ha accolto. Accanto a voi vi sono molti sacerdoti e fedeli, religiosi e religiose, che qui lavorano nella vigna del Signore. Ad essi ho voluto unirmi anch’io, che fin dai primi anni della fondazione del vostro Istituto ho sempre seguito da vicino il vostro cammino, per incarico del grande Pontefice Giovanni Paolo II, ora vostro Protettore in Paradiso.

 

4) Conclusione

Fratelli e Sorelle nel Signore, celebriamo quindi con gioia profonda questa bella festività di Nostra Signora di Luján! Nelle nostre preghiere ricorderemo in particolare il Papa Francesco, grande devoto di Maria che tante volte ha peregrinato ai piedi della Madre di Dio nel Santuario di Luján. Ricorderemo tutti i Religiosi dell’I.V.E. che nel mondo lavorano per la diffusione del Regno di Dio. A Maria Santissima affideremo pure tutte le benemerite Religiose “Serve del Signore e della Vergine di Matarà” che lavorano in numerosi campi di apostolato.

Partiremo poi di qui con un impegno rinnovato di continuare a servire fedelmente il Signore ed a lavorare per la diffusione del suo Regno! Amen!

Tags: , , , , , ,

Premio “Fontane di Roma” per l’Istituto del Verbo Incarnato

Posted by P. Carlos Walker, IVE on dicembre 03, 2013
Italia / Commenti disabilitati su Premio “Fontane di Roma” per l’Istituto del Verbo Incarnato

premiazione-istituto-verbo-incarnato

Carissimi, martedì 26 Novembre 2013 – ore 20.30, si è svolto il 33° Premio Internazionale “Fontane di Roma”, nell’Auditorium Conciliazione di Roma, ideato da sempre dal Presidente dell’Accademia Internazionale “La Sponda”, Dott. Benito Corradini, che sempre si distingue per le sue innate capacità di organizzatore di eventi diretti al bene comune.

 

       La motivazione del Premio è “l’esaltazione dell’attività di chi opera con alto impegno, prestigio e professionalità per riavvicinare, anche sul piano umano, Personalità della Cultura, dell’Arte, del Lavoro, dello Spettacolo e dello Sport in un’atmosfera di amicizia, per un discorso di apertura sociale e di civiltà”.

       Sono state premiate molte personalità della cultura, dell’arte, dello spettacolo, della musica, della diplomazia, della scienza, della medicina e del clero tra cui Sua Eminenza il Cardinal José Saraiva Martins Prefetto Emerito della Congregazione per le Cause dei Santi ed il nostro Superiore Generale, il Reverendo Padre Carlos Walker per le missioni in tutto il mondo dell’Istituto del Verbo Incarnato, in particolare sono state menzionate le difficili e rischiose missioni di Gaza, Aleppo e Bagdad per le quali sono state richieste preghiere per i nostri sacerdoti e suore al pubblico presente.

        Ringraziamo di cuore il Dott. Corradini per il Premio e lo ricordiamo nelle nostre preghiere insieme alla sua organizzazione.

walker_premiazione

Padre Andrea David IVE

Tags: , , , , ,

Festa del Beato Giovanni Paolo II

Posted by P. Carlos Walker, IVE on ottobre 23, 2013
Italia / Commenti disabilitati su Festa del Beato Giovanni Paolo II

Leggi la articolo QUI

JP2 Scan 1

Tags: , ,

Padre Silvio Moreno, IVE incontra il Papa Francesco

Posted by P. Carlos Walker, IVE on luglio 19, 2013
Documenti, Italia / Commenti disabilitati su Padre Silvio Moreno, IVE incontra il Papa Francesco

Leggi la notizia QUI

 

Tags: , ,

Conferenze in Italia e negli Stati Uniti

Posted by P. Carlos Walker, IVE on luglio 19, 2013
Documenti, Italia, Stati Uniti, Visita pastorale / Commenti disabilitati su Conferenze in Italia e negli Stati Uniti

Il Nostro Superiore Generale P. Carlos Walker, ha potuto dettare varie conferenze in questo ultimo periodo.

Il 29 aprile ha dettato una conferenza a Montefiascone ai sacerdoti delle Provincia Italiana dell’Istituto, in occasione della riunione di formazione permanente. Il titolo è stato “La Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa Cattolica (LG 8)”.

Il 30 maggio ha offerto una conferenza a Washington DC ai seminaristi e suore in occasione della chiusura dell’anno accademico delle case di formazione della Provincia dell’Immacolata Concezione, intitolata:  “The Church of Christ subsists in the Catholic Church (LG 8)”.

Il 17 giugno ha avuto un incontro con le SSVM della provincia italiana a Segni, in occasione dell’ultima riunione di formazione permanente dell’anno 2013. In quell’occasione ha dato una conferenza su “Le Costituzioni e la santità del religioso”

Il 24 di giugno ha parlato alle superiore provinciali delle SSVM, riunite in conferenza generale nella Procura Generale (Roma), sulla “Spiritualità dell’ufficio di governare”.

Il 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, a Tuscania ha parlato ai Seminaristi del Seminario Internazionale San Vitaliano Papa e alle Suore dello Studentato Santa Teresa in occasione della chiusura dell’anno accademico. In quest’occasione ha dettato una conferenza su “La Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa Cattolica (LG 8)”.

 

Tags: , , , ,

Marcia per la Vita

Posted by P. Carlos Walker, IVE on febbraio 18, 2013
Italia, Marcia per la vita / Commenti disabilitati su Marcia per la Vita

Domenica 13 maggio: tutti a Roma per la marcia per la vita! “Perché”, ci si potrebbe chiedere? Per difendere la vita … “Ma come, chi è tanto insensato da voler attaccare quello che è il dono più grande che ci ha fatto il Buon Dio, dandoci l’essere?” … Qualcuno c’è …  e per questo domenica 15.000 persone si sono mosse e hanno sfilato per difendere questo bene tanto prezioso. Visionari? Malati di manie di persecuzione? Mossi solo da un’utopia? O forse si battono per qualcosa di vero e  importante? Evidentemente, qualcosa c’è! E non solo qualcosa …

marcia per la vita istituto verbo incarnato 1
Domenica mattina ci svegliamo alle 5 per arrivare in tempo a Roma per partecipare alla marcia. Arriviamo a Roma: Via dei fori imperiali è chiusa al traffico: “una manifestazione podistica” mi dice un vigile. “Che strano – penso – due manifestazioni in contemporanea e nello stesso posto”; ma non importa, parcheggio il pullmino in zona San Pietro, per recuperarlo dopo la Messa, e prendo il pullman per il Colosseo. Subito un ragazzo mi chiede: “Lei è qui per la marcia?” Ha un chiaro accento del nord – Italia: è venuto con alti 100 da Trento per manifestare la difesa e la bellezza della vita. “L’anno scorso eravamo 700 – mi dice – ma quest’anno saremo certamente di più: tutta Italia si è mossa per difendere la vita”. E così ci avviciniamo al Colosseo, e una cosa mi colpisce: è un ritrovo tra amici; la musica è forte (giusto che lo sia!) ma discreta, non mi disturba le orecchie e neanche mi agita (come la musica in discoteca). Trovo molte famiglie, bambini, giovani e adulti; arrivo proprio quando Gianna Emanuela parla della madre, la Santa Gianna Beretta Molla: come poteva mancare lei, che è la prova vivente dell’eroicità cristiana di fronte al pericolo e alla sofferenza, di fronte alla codardia del mondo che sceglie la via più comoda per i propri interessi e piaceri?

marcia per la vita istituto verbo incarnato 2
Mi aggiro per la folla, parlo con la gente: chi viene da Torino, chi dalla Campania, chi dalla Polonia … chi porta un marchio religioso, chi “semplicemente” un “NO all’aborto”; ma tutti portano un loquace sorriso sulle labbra: la felicità del cristiano. “Lei è orionino?” mi chiede una signora; “No, del Verbo Incarnato!”; “Che bello – mi risponde – siamo tutti qui a testimoniare la vita: quanto è importante portare questo messaggio al mondo sonnecchiante”. E inizia la marcia: qualcuno canta, altri inneggiano alla vita, altri sfilano silenziosamente. Mi ricongiungo al mio gruppo, e mi inserisco nei canti; qualcuno improvvisando su una musica forte (questa volta veramente forte) di una manifestazione che si sta svolgendo sul nostro percorso incomincia a cantare a ritmo “VITA!!”, e anche quello che sembrava un ostacolo si trasforma.
La marcia continua: nei volti si vede quel sano orgoglio di chi sta facendo il bene, si vede la felicità di chi combatte per un ideale giusto. Qualcuno cerca di mettere ostacoli (cartelli, false interviste provocatorie) ma tutti continuiamo felici e convinti di ciò che facciamo.
Alla fine si giunge a Castel Sant’Angelo: un ultimo discorso e poi a San Pietro per la Santa Messa, presieduta dal Card. Comastri; a concelebrare una quindicina di sacerdoti, e quasi tutti del’IVE; ed a cantare il nostro coro. Il Cardinale parla benissimo, riportando ciò che i cristiani dei primi secoli dicevano per combattere l’aborto, da subito ritenuto dalla Chiesa e dal sentire comune cristiano (e quindi autenticamente “umano”) “abominevole delitto”, come dice il Vaticano II.

marcia per la vita istituto verbo incarnato 3
E dopo la Messa si torna a casa.
I commenti alla giornata sono stati molti: i giornali dicono molte cose, chi non c’è stato ne dice ancora di più … ma per noi che eravamo presenti è stata una giornata incredibile.
Finisco con le parole di un Padre del nostro Istituto, che lui, sì, era con noi a sfilare: “C’era un ambiente bellissimo, proprio di quando si ritrovano i figli di Dio, privo completamente di volgarità e di risentimento. “Solo sii molto forte e coraggioso” (Giosuè 1,7), “Io marcerò davanti a te …” (Is 45,2). Questo ho visto: la forza e il coraggio, sostenuti dalla fiducia nel Signore che marcia per primo in queste iniziative. La marcia è stata segnata da una vera gioia interna, quella che solo Dio può dare. Perciò, anche quando si combatte bisogna riconoscere con Chesterton che “la gioia è il segreto gigantesco del cristiano”. La marcia è stata segnata dalla grazia di Dio, quindi tra i suoi figli non poteva mancare la gioia”.

sem Damiano Grecu, IVE

Fonte: www.iveroma.org

Tags: , ,

Solennità dell’Annunciazione del Signore

Posted by P. Carlos Walker, IVE on febbraio 18, 2013
Celebrazioni liturgiche, Italia / Commenti disabilitati su Solennità dell’Annunciazione del Signore

Il 26 marzo la nostra famiglia religiosa ha festeggiato la sua festa propria, l’Annunciazione del Signore. Nella stessa solennità – liturgicamente il 25 Marzo- ricorre anche l’anniversario di fondazione del nostro Istituto, arrivato quest’anno, per grazia di Dio, a 28 anni di vita.
Veramente difficile descrivere la gioia e l’allegria che regna in tutti noi in questa solennità, difficile anche tracciare i motivi del ringraziamento che dobbiamo a Dio per averci chiamati non solo alla vita, ma anche alla vocazione e alla vocazione in questo Istituto, il nostro Istituto; e veramente complesso indicare come in queste occasioni, in cui tutta la famiglia religiosa si riunisce, si viva un vero spirito di famiglia.
La giornata è iniziata, come sempre, il giorno prima: vespri e mattutino solenni nella Cattedrale di Montefiascone; il mattutino in particolare rappresenta un momento molto importante: di fronte al Santissimo, leggiamo le parole di San Leone Magno, che afferma: Assunse la condizione di schiavo, ma senza la contaminazione del peccato. Sublimò l’umanità, ma non sminuì la divinità. Il suo annientamento rese visibile l’invisibile e mortale il creatore e il Signore di tutte le cose. Ma il suo fu piuttosto un abbassarsi misericordioso verso la nostra miseria, che una perdita della sua potestà e del suo dominio. È il mistero e la grandezza dell’Incarnazione: un Dio che umilia se stesso perché noi siamo divinizzati.
Durante il mattutino inoltre il seminarista Roberto Forte, argentino di nascita e italiano di origine, ha fatto la professione dei voti religiosi per un anno, consacrandosi così povero, casto e ubbidiente a Cristo, e schiavo di Maria.
Il giorno seguente, dopo le lodi, ci siamo recati a Tuscania, dove, nella Chiesa di San Paolo, abbiamo celebrato la Santa Messa. Alle parole: e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo, tutti si sono inginocchiati, mentre il coro intonava a sei voci la melodia della Messa “In illo Tempore” di Monteverdi. La Santa Messa è stata presieduta e predicata dal Superiore Generale, P. Carlos Walker. Nell’omelia il padre ha mostrato, attraverso le parole di molti santi, la relazione tra l’Incarnazione e la Croce: Chiunque altro sia mai venuto al mondo – diceva Mons. Fulton Sheen – è venuto per vivere; Egli [Gesù] è venuto per morire; così lo mostra la Sacra Scrittura stessa: Il Figlio dell’uomo non è venuto per esser servito ma per servire, e per dar la vita sua come prezzo di riscatto per molti (Mt 20, 27-28). Il fatto dell’Incarnazione non può essere scollegato dalla redenzione attraverso il sacrificio.

carlos-walker-istituto-verbo-incarnato
Alla fine della Santa Messa, in cui tutti i religiosi con i voti perpetui hanno rinnovato la loro consacrazione totale a Dio, si è svolto un pranzo festivo nel refettorio del convento di Tuscania, a cui hanno partecipato, oltre ai religiosi e alle religiose, anche alcuni membri del Terzo Ordine e altri amici venuti per festeggiare la solennità che è l’evento più importante della storia.
Questa festa è la “nostra” festa, in cui ognuno di noi deve meditare come imitare Gesù Cristo, perché se Dio ci ha chiamati a far parte di questa Famiglia religiosa, è perché vuole che noi prendiamo dalla sua Incarnazione motivo di ispirazione per la nostra vita e il nostro apostolato, perché, come recita la formula di emissione dei nostri voti, la nostra vita sia memoria vivente del modo di esistere e agire di Gesù, il Verbo Incarnato, davanti a Dio e agli uomini. Cristo, sacerdote e vittima, compie azioni sacerdotali fin dalla sua Incarnazione, compiendo questo primo atto sacerdotale che non ha mai smentito, mai ritrattato e rimane per sempre nel suo cuore sacerdotale.

carlos-walker-istituto-del-verbo-incarnato

È presente nella sua infanzia, nella sua vita occulta e pubblica, nella Cena e nel Calvario, nella sua risurrezione e ascensione (Cost. 72). Così troviamo in lui il più alto esempio da seguire perché anche noi diventiamo veri sacerdoti secondo il Cuore del Padre, veri adoratori della Sua Volontà, veri apostoli e missionari che abbiano le stessa disposizioni di Cristo: vogliamo vivere la nostra vocazione permanentemente, senza attenuazione né restrizione, senza riserve né condizioni, senza sotterfugi né dilazioni, senza ripieghi né lentezze.
Per la maggior gloria di Dio.

Fonte: www.iveroma.org

Tags: , ,