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Ringraziamento a S.E.R. Cardinale Angelo Sodano

Posted by P. Carlos Walker, IVE on giugno 09, 2014
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8 maggio 2014, Solennità Nostra Signora di Luján

La ringraziamo moltissimo di essere venuto qui a celebrare con noi questa Santa Messa in onore della Madonna Santissima di Lujan, proclamata dalla Santa Sede Patrona dei nostri Istituti. Si tratta di un’occasione molto cara a tutti noi. Infatti, è precisamente a Lei che il Padre Buela, a quel tempo ancora seminarista, aveva l’abitudine di chiederLe la Grazia di poter guidare molte vocazioni nella sua vita sacerdotale. Oggi tutto questo è una realtà e noi, suoi figli e figlie, non vogliamo lasciar passare questa festa senza manifestare la nostra riconoscenza e gratitudine. Inoltre, quest’anno questa festa coincide con la recente canonizzazione di Giovanni Paolo II, “Padre” della nostra famiglia religiosa, ed anche con la celebrazione dei 10 anni dell’Approvazione Ecclesiastica dei nostri Istituti.

Le nostre Costituzioni (nn. 119-121) indicano che il sacerdote, soprattutto deve essere un padre, perchè nel momento in cui è stato ordinato gli viene affidata la bellissima missione di generare figli; e dicono anche, che questa paternità spirituale la deve realizzare per mezzo della croce, della preghiera, dello zelo apostolico e della predicazione. Il Papa San Giovanni Paolo II è stato, e continua ad essere per la nostra piccola Famiglia Religiosa un vero padre per tutti ed ognuno di questi motivi.

In effetti, il Papa Magno ci ha generato attraverso la predicazione. Il nostro fondatore si è ispirato al suo magistero per plasmare il nostro fine specifico ed il nostro carisma. Il nostro diritto proprio contiene oltre mille citazioni del suo amplio Magistero, questo indica che è l’autore più citato dopo il Concilio Vaticano II, di modo tale che i nostri religiosi nutrono le loro anime con i suoi insegnamenti, sia per la loro vita personale, sia per le opere apostoliche dei nostri Istituti. Veramente non c’è dubbio che San Giovanni Paolo II è nostro padre, perchè è Lui che ci ha generato con la sua dottrina.

Ci ha generato con la sua preghiera che costantemente ha elevato al cielo, durante i giorni del suo pellegrinare in questo mondo, dandoci un meraviglioso esempio. Inoltre confidiamo che sta intercedendo in cielo con le sue preghiere a nostro favore, ora come non mai.

Ci ha generato infine per il suo prodigioso e infaticabile zelo apostolico, e nel nostro caso è stato molte volte legato al mistero della croce, secondo gli eterni e misteriosi disegni della Divina Provvidenza.

Eminenza, Lei sa forse come nessun altro, della cura paternale e delle preoccupazioni che Sua Santità San Giovanni Paolo II ha avuto per il nostro piccolo gruppo. Per noi sarà sempre motivo di onore che un Papa Santo abbia preso a cuore in maniera così particolare la nostra piccola Famiglia Religiosa fin dagli inizi, rimanendo perciò sempre unito a noi in modo speciale. In questo la paternità del beneamato Papa, veramente è stata manifestata come una partecipazione alla paternità di Dio e in questo modo per noi si è convertita come un’immagine visibile di Dio Padre.

Eminenza Reverendissima, il ricordare ed il ringraziare i gesti e le opere di Sua Santità San Giovanni Paolo II, ci porta naturalmente ad esprimere il nostro più vivo ringraziamento anche a Lei che è stato strettamente legato alla nostra approvazione per richiesta esplicita dello stesso Papa. Ringraziamo Dio che ci da oggi l’opportunità di esprimere pubblicamente la nostra riconoscenza nei suoi confronti. Mille grazie di tutto, Eminenza! La nostra famiglia religiosa sempre ricorderà quanto Lei ha fatto per noi. Sempre preghiamo in un modo speciale per coloro che la Divina Provvidenza ha inviato ad aiutarci nel nostro cammino. Moltissime grazie di cuore!

Ringraziamo pure di cuore Sua Eccellenza Mons. Fumagalli, per accompagnarci in questa festa per noi così importante. E’ una grande gioia averla con noi in questo giorno dedicato alla Nostra Santa Patrona. Grazie Eccellenza.

Anche un pensiero di ringraziamento va rivolto a Mons. Erba che ha approvato gli istituti. Lui voleva venire e non è potuto giungerci, però senz’altro è qui presente in mezzo a noi tramite la preghiera.

P. Carlos Walker, IVE

Superiore Generale

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Una stella sul cammino

Posted by P. Carlos Walker, IVE on giugno 09, 2014
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Omelia del Card. Angelo Sodano,

Decano del Collegio Cardinalizio,

nella S. Messa celebrata per l’Istituto del Verbo Incarnato

nella festa di Nostra Signora di Luján

(giovedì, 8 maggio 2014, Montefiascone, Viterbo)

 

*  *  *

 

Fratelli e Sorelle nel Signore, le mie prime parole vogliono portare un cordiale saluto a tutti voi riuniti in questa bella Cattedrale di Montefiascone nella festa di Nostra Signora di Luján. In primo luogo, desidero salutare il Pastore di questa cara comunità il Vescovo Lino Fumagalli, insieme ai sacerdoti suoi Collaboratori.

Un saluto fraterno giunga poi a tutti voi, cari Religiosi dell’Istituto del Verbo Incarnato che oggi festeggiate la Patrona del vostro benemerito Istituto e volete poi affidarvi alla materna protezione di Maria nel decimo anniversario dell’erezione canonica della vostra Famiglia religiosa, avvenuta proprio un giorno come oggi, l’8 maggio del 2004.

In realtà, Maria Santissima è sempre stata la stella che ha guidato il cammino del vostro Istituto nel corso di questi anni ed era, quindi, giusto che in questa festa caratteristica della Nazione argentina tutti insieme ringraziassimo il Signore per i doni che vi ha concesso per l’intercessione di sua Madre Santissima.

In Italia oggi si festeggia pure Maria con il titolo caratteristico di Nostra Signora di Pompei o Nostra Signora delle Vittorie.

Cambiano i titoli con cui noi vogliamo onorare Colei che il Signore ci ha lasciato come Madre, ma la realtà è sempre la stessa. E’ la realtà di Maria presente nella vita della Chiesa e, quindi, nella vita di ogni cristiano, che la venera come Madre.

 

1) La Madonna di Luján

Per voi, cari Religiosi dell’Istituto del Verbo Incarnato, è molto caro il titolo di Nostra Signora di Luján. E’ un titolo che vi ricorda la presenza misteriosa di Maria nella storia della vostra Nazione. Ogni Santuario mariano è legato a qualche fatto straordinario, un’apparizione di Maria o un suo intervento miracoloso. A Roma, a S. Maria Maggiore, ricordiamo il caso eccezionale della neve di agosto, che segnalava il luogo ove la Madre di Gesù voleva essere onorata. A Loreto ricordiamo l’arrivo straordinario della Santa Casa di Nazareth. A Lourdes, a Fatima, a Guadalupe ricordiamo le diverse apparizioni di Maria. Nel caso di Luján ricordiamo il fatto straordinario dei buoi che trainavano il carro con l’immagine di Maria che proveniva dal Brasile e che poi a Luján si fermarono senza voler proseguire, indicando così a quei fedeli la scelta di Maria. Là la Madre di Dio voleva essere venerata.

Là sorse poi il più grande Santuario in onore di Maria, centro di pietà mariana per tutta l’Argentina. Fra le centinaia di chiese e di cappelle dedicate alla Madre di Gesù, il Santuario di Luján divenne così un vero centro di pietà mariana di tutta la Nazione. Noi oggi dall’Italia vogliamo unirci ai nostri fratelli e sorelle dell’Argentina per cantare con loro le glorie di Maria ed affidarci alla sua materna protezione.

Ultimamente alcuni teologi si sono chiesti il motivo per cui in questi ultimi secoli sia aumentato grandemente il numero di apparizioni e di manifestazioni di Maria. La risposta è sembrata questa: perché è aumentata l’indifferenza religiosa, perché gli uomini sono tentati di dimenticare il senso cristiano della vita e Maria, in quanto Madre, ha avuto da Dio proprio questa missione, di richiamare i suoi figli a ritornare al Signore. Più aumenta il male nel mondo e più la Madre vuole intervenire per la salvezza dei figli.

In questo senso due teologi il P. Perrella ed il P. Roggio hanno scritto recentemente un bel libro: “Apparizioni e Mariofanie” con l’Editrice S. Paolo (Milano 2012). Quando aumenta il male nel mondo – concludono questi teologi – aumenta la presenza amorosa di Maria per richiamare i suoi figli sul cammino del bene.

 

 

 

2) Il messaggio della festa

Fratelli e Sorelle nel Signore, anche le letture di questa S. Messa ci vogliono aiutare a comprendere bene il mistero della presenza di Maria nella vita della Chiesa.

Nella prima lettura abbiamo ascoltato il Profeta Isaia che già più di 700 anni avanti Cristo parlava della speranza radiosa dell’avvento del Salvatore, per salvare il popolo di Israele. In tale ottica la Chiesa nel corso dei secoli ha sempre associato al Redentore la sua Madre Santissima, invocandola nella nota preghiera del “Salve Regina” come “speranza nostra”!

Nella seconda lettura l’Apostolo Paolo ci ha poi invitato a ringraziare il Padre che sta nei cieli per tutti i doni che ci ha dato e fra tali doni la Chiesa ha sempre collocato in posizione particolare il dono di Maria, come Madre spirituale dei cristiani e potente mediatrice di grazia.

Infine, nel Vangelo l’Apostolo S. Giovanni ci ha ricordato il testamento di Gesù in Croce, allorquando Egli ci affidò a Maria, dicendole “Donna, ecco il tuo figlio”. E quel figlio non era solo l’Apostolo Giovanni, ma era ognuno di noi che veniva affidato a sua Madre. Da allora ogni cristiano a Lei si è sempre affidato con profondo spirito di fede. Sia così in modo particolare per tutti voi, cari Religiosi dell’Istituto del Verbo Incarnato, che avete sempre unito l’amore a Maria all’amore di Gesù.

 

3) L’ora del ringraziamento

Cari Religiosi dell’I.V.E., in questa bella festa mariana voi volete anche ringraziare il Signore, per mezzo di Maria, sua Madre, per l’assistenza divina sulla vostra Famiglia Religiosa, ricordando il 30° di fondazione dell’Istituto ed il decennio della sua erezione canonica.

Con voi oggi elevano al Signore il canto del “Te Deum” molti vostri amici, che oggi sono accorsi a questa Cattedrale. Unito a voi c’è il Vescovo di questa cara diocesi di Viterbo – Montefiascone, che con amore qui vi ha accolto. Accanto a voi vi sono molti sacerdoti e fedeli, religiosi e religiose, che qui lavorano nella vigna del Signore. Ad essi ho voluto unirmi anch’io, che fin dai primi anni della fondazione del vostro Istituto ho sempre seguito da vicino il vostro cammino, per incarico del grande Pontefice Giovanni Paolo II, ora vostro Protettore in Paradiso.

 

4) Conclusione

Fratelli e Sorelle nel Signore, celebriamo quindi con gioia profonda questa bella festività di Nostra Signora di Luján! Nelle nostre preghiere ricorderemo in particolare il Papa Francesco, grande devoto di Maria che tante volte ha peregrinato ai piedi della Madre di Dio nel Santuario di Luján. Ricorderemo tutti i Religiosi dell’I.V.E. che nel mondo lavorano per la diffusione del Regno di Dio. A Maria Santissima affideremo pure tutte le benemerite Religiose “Serve del Signore e della Vergine di Matarà” che lavorano in numerosi campi di apostolato.

Partiremo poi di qui con un impegno rinnovato di continuare a servire fedelmente il Signore ed a lavorare per la diffusione del suo Regno! Amen!

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